Gianni Tincani

M0STRA PERSONALE di BARBARA GIAVELLI

Dal 16 al 24 marzo alla Rocca dei Boiardo a Scandiano L’ideale supremo dell’arte nell’antica Grecia era rappresentato dalle Muse, e si dice che la Parola mosaico derivi da “musaikòn”, che significa “opera paziente degna delle muse”. Certo è per effettuare l’arte musiva bisogna possedere una copiosa dote di talento e di pazienza: TUTTE QUALITA’ CHE NON MANCANO A BARBARA GIAVELLI. I suoi mosaici manifestano una definizione che a leggerla appare enigmatica: il meticoloso allinearsi dei tasselli di piccoli pezzetti di vetro e marmo color giallo, grigio, rosso e blu cobalto sembrano legati al passato, in bilico tra oriente e occidente, ma sono proiettati anche verso il futuro nella luce splendida di una nuova era che sa riappropriarsi dell’antica tecnica del mosaico per parlare un linguaggio moderno. LA MOSTRA IN PROGRAMMA ALLA ROCCA DEL BOIARDO A SCANDIANO DAL 16 AL 24 MARZO A SCANDIANO rende omaggio all’artista con una selezione di opere tra le più significative degli ultimi tempi: un percorso che ne ricostruisce la grande creatività e il personalissimo talento. I mosaici di Barbara Giavelli sembrano “aver ritrovato il tempo”, ovvero il recupero di un’emotività rinnovata, alimentata da una lunga esperienza artistica e di formazione. LE OPERE IN MOSTRA SONO PERFETTAMENTE ESEMPLIFICATIVE DELL’APPROCCIO DI BARBARA GIAVELLI VERSO UN IDEALE DI TRADIZIONE E DI CONTEMPORANEITA’. La sua arte del mosaico rivisitata dà vita ad opere di vibrante figuratività e astrazione, nelle quali il progetto pittorico è via via superato in favore di un processo creativo che vede nella scelta dei materiali, nel taglio delle tessere, nel loro abbinamento le parti integranti di una complessa prassi che traduce in soluzione artistica un pensiero, un concetto di tempo, una condizione espressiva di ritratto. OGGETTIVAZIONE, POTREMO DIRE. OVVERO, ESPRESSIONE IN FORMA CONCRETA E IN IMMAGINI DI PENSIERI, CHE SI TRADUCE IN TERMINI DI MATERIA E DI LUCE. L’attrazione al fare, è per Barbara Giavelli obbiettivo imprescindibile dell’artista, che nella complessità del suo manipolare gli elementi riesce a riappropriarsi degli strumenti di indagine, anche di tipo filologico, necessari ad analizzare i processi che determinano la creazione di un’opera d’arte. E i mosaici di Barbara Giavelli offrono più che mai allo spettatore un terreno fertile per indagini di questo tipo. UNA MOSTRA DA NON PERDERE! UN PERCORSO VISIVO E COGNITIVO DI GRANDE SUGGESTIONE, PER GLI OCCHI EPER LA MENTE!

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